GIOVANNI ZAFFAGNINI

Tecla (1989 - 1992)

omaggio alle Città invisibili di Italo Calvino


L'originalità di Tecla risiede nel fatto che, in una sorta di processo di trasposizione, il cantiere viene affrontato come se fosse non un paesaggio indeterminato e in fieri, ma un paesaggio ben definito e consolidato da un punto di vista estetico […]. Questo spostamento di attenzione estetica sugli spazi e le strutture del cantiere segnala non solo l’allargamento della nozione di paesaggio a luoghi inediti, ma anche la disponibilità ad applicare i propri metodi e il proprio linguaggio in modo del tutto libero: indica anche che il paesaggio diviene pretesto per sviluppare un lavoro che in realtà ha come oggetto i codici stessi della fotografia. Indagine nella quale Zaffagnini si è spinto spesso nelle sue ricerche, anche sperimentalmente […] sempre evitando quell’attaccamento al tema del paesaggio in quanto tale che ha caratterizzato il lavoro di molti fotografi a lui contemporanei.

Roberta Valtorta
dalla presentazione presso la Galleria Foto-forum, Bolzano, 2008.